Bassa autostima

Il valore di sé: comprendere la bassa autostima nell'età adulta

La bassa autostima in età adulta non è una semplice insicurezza passeggera, ma una percezione negativa e radicata del proprio valore personale.

Si manifesta con un senso di inadeguatezza, la tendenza a dubitare costantemente delle proprie capacità, una forte paura del giudizio altrui e la convinzione di non essere all’altezza delle situazioni o delle aspettative. Questo può portare a un’eccessiva autocritica, alla difficoltà di accettare complimenti o riconoscere i propri successi, e a un senso di non meritare felicità o successo. Spesso, la bassa autostima spinge a evitare nuove sfide o a rimanere in situazioni insoddisfacenti per timore di fallire o di essere esposti. Riconoscere questi segnali è il primo passo per intraprendere un percorso che permetta di costruire una visione più positiva, realistica e amorevole di sé, fondamentale per vivere una vita più autentica e soddisfacente.

Le manifestazioni e le conseguenze: l’impatto sul benessere e sulle relazioni

La bassa autostima può avere un impatto profondo su ogni aspetto della vita adulta. A livello personale, può generare un senso persistente di malumore, di insoddisfazione e una ridotta energia, rendendo difficile trovare la motivazione per perseguire i propri obiettivi. Nelle relazioni, si può manifestare con difficoltà a stabilire legami profondi, una tendenza a cercare costantemente l’approvazione altrui, o la paura di esprimere le proprie opinioni per timore del rifiuto. In ambito professionale, la mancanza di fiducia in sé può ostacolare l’assunzione di nuove responsabilità, la ricerca di promozioni o la capacità di affrontare colloqui di lavoro con serenità, limitando le opportunità di carriera. Un adulto con bassa autostima può sentirsi meno capace di gestire le sfide quotidiane, portando a un circolo di insicurezza che frena la realizzazione personale e compromette la qualità della vita complessiva, rendendo difficile esprimere appieno il proprio potenziale.

Le origini delle complessità: tra esperienze passate e schemi di pensiero

Le ragioni dietro la bassa autostima in età adulta sono spesso complesse e affondano le radici in un intreccio di esperienze passate e schemi di pensiero appresi. Le esperienze negative vissute nell’infanzia o nell’adolescenza, come critiche eccessive, confronti negativi o un ambiente poco supportivo, possono aver contribuito a formare una percezione negativa di sé. Anche gli insuccessi personali o professionali, se non elaborati in modo costruttivo, possono rafforzare la convinzione di non essere all’altezza. La tendenza a concentrarsi solo sui propri difetti, a minimizzare i successi o a paragonarsi costantemente agli altri, sono schemi cognitivi che alimentano l’insicurezza. A volte, anche la pressione sociale o gli standard irrealistici promossi dai media possono contribuire a un senso di inadeguatezza. Comprendere queste origini è cruciale per decostruire le credenze limitanti, sviluppare una maggiore consapevolezza dei propri pensieri e sentimenti, e intraprendere un percorso che porti a riconoscere e a valorizzare il proprio autentico valore.

Il supporto della pedagogia clinica: nutrire la fiducia e il valore personale

La pedagogia clinica offre un percorso mirato per supportare gli adulti che desiderano superare la bassa autostima. Attraverso un ascolto accogliente e strumenti pratici, il pedagogista clinico aiuta a identificare le origini dell’insicurezza e a esplorare le proprie risorse interne. Si lavora per sviluppare una percezione più positiva di sé, a gestire l’autocritica e a riconoscere i propri successi, costruendo una solida fiducia nelle proprie capacità. L’obiettivo è permettere all’adulto di vivere una vita più consapevole, proattiva e appagante, rafforzando il senso del proprio valore intrinseco e liberandosi dalle catene dell’insicurezza per esprimere appieno la propria unicità.


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Giulia Fantoni - Pedagogista Clinico ad Arezzo